Le pozzanghere color carbone diventano d'argento; il giorno
nasce diffidente. Non esplode aggressivo e vitale, scuote foglie e alita
nebbia. Amo l'autunno, il colore della luce, i boschi che sull'Appennino si
macchiamo di giallo spento. L'estate è stata, quasi sempre quest'anno, un preludio
d'autunno. Ritornano, nel ricordo, le estati della mia infanzia: il caldo sfibrante, il concerto esaltato dei grilli e delle cicale, le giornate ancora lunghe di settembre.
Mio padre, in bicicletta, tiene in equilibrio, come un giocoliere, un'anguria. E' enorme, l'anguria, ma anche papà non scherza...
Mia madre l'affetta…
E' la prima anguria che vedo, il primo settembre senza bombe, senza sirene,
senza paura. Non so come mangiarla, ci affondo il viso sbrodolandomi tutta.
Sa
di buono, sa di pace…
Spalanco la finestra. annuso l'aria.
Non sa di buono, non sa di pace...
Qual è l'odore della guerra?