“ E’ un compagno” si diceva, e bastava. Oppure era sufficiente quell’etichetta: “E’ fascista” … Non occorreva dire altro.
Poi essere compagni è diventato essere “di sinistra” … Un’appartenenza più sfumata, dai contorni meno netti. Essere di sinistra diventò una moda: come essere solare per una donna o non portare i calzini corti per un uomo. Si andò delineando un modi di vestire, di parlare, sempre meno di essere, “di sinistra”. La Sinistra sembrò crescere, di colpo. A dismisura. Ma erano i compagni radical chic, quelli che “la distinzione desra/sinistra non esiste più”, quelli che “ i morti sono tutti eguali” e via discorrendo …
E ora? Cosa vuol dire essere di sinistra, ora?
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