Un pupo, Giovanni, a sinistra nell’onda del braccio, a destra Giuseppe.
Gemelli.
Entrò nella casa che aveva i suoi fiori, i suoi libri.
Cos’era quel rotolo strano intorno alla vita?
Quel fiotto che gocciola e spruzza dai seni impazziti?
La voce che ninna e che nanna.
Si guarda allo specchio, atterrita.
Chi è?
Chi è la mostruosa creatura che avanza ondeggiando e ninnando?
Non è più una donna, è un insetto?
No, è una mamma.
Ambiguità materna.
Agghiacciante ma ,per molti versi...vero. Io so, mi risulta che molte madri hanno avuto orrore della trasfigurazione che la maternità impone. E non solo per i nove mesi dell'attesa...
RispondiEliminaBrava, sei una lama di bisturi!
complimenti! mi piace molto come scrivi, mi piacerevbbe avere un commento da parte tua sul mio blog, racconta una storia molto particolare che sto vivendo proprio in questi giorni
RispondiEliminaGrazie Pandora per il tuo commento. Sul tuo sito non riesco a postare un commento. Perché?
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