Che notte avranno passato? La paura, quella che si installerà dentro definitivamente, quella che si fisserà nella memoria per sempre, quella che farà sobbalzare ogni volta che sentiranno il tintinnio dei vetri di una finestra, sarà arrivata camminando furtiva, in punta di piedi. Si sarà intrufolata nelle tende, sotto alle coperte per invadere l'anima e rinserrarsi nella memoria. Arriva dopo: dopo la grande paura, quella che mette le ali ai piedi e fa volare, nel buio, sotto ai calcinacci, oltre ai portoni che cedono spalancandosi davanti ai pugni chiusi.
E' una paura con la quale dovranno convivere.
E' la paura che umilia le sicurezze tracotanti, forse le sicurezze tout court.
E' la paura antica dell'uomo davanti alla natura infuriata.
E' la paura che ti prende quando saltano le sicurezze elementari, come alzare un piede e, posandolo, trovare un piano d'appoggio stabile.
In un sussurro possiamo soltanto dire loro "Coraggio" perché dovranno tirarlo fuori tutto, fino all'ultima goccia, per uscire da questo orrore.
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