I responsabili della crisi
che il Paese sta vivendo cominciano a delinearsi con una certa chiarezza. Sul
banco degli imputati la Finanza, i politici e l’Europa.
La Finanza ha preso i debiti
contratti dai clienti delle banche e li ha cartolarizzati (trasformati da crediti in
titoli di credito, pensate alla differenza tra farsi prestare una certa somma e
firmare una cambiale), poi li ha venduti sul mercato finanziario e, come una
pioggia di coriandoli, questi debiti, diventati con complesse operazioni d’ingegneria
finanziaria prodotti finanziari autonomi, hanno invaso il mercato alimentando
speculazioni legate al rischio d’insolvibilità che è struttura portante di ogni
debito/credito, e alla possibilità di scaricarlo. Ogni debito/credito, passando
di mano in mano ha alimentato centinaia, migliaia di operazioni, in un giro di
valzer sempre più vorticoso e… redditizio. Tutto ha funzionato fino a quando
il debitore originario alla scadenza ha
pagato. Il sistema è saltato nel 2008 negli Usa con la crisi dei subprime,
prestiti concessi dalle banche a clienti poco solvibili contando, come garanzia, sull’aumento inarrestabile degli immobili che con quei prestiti erano stati
acquistati. Il resto è storia nota.
Com’è potuto succedere? Avidità
e mancanza di controlli e di norme a tutela del risparmiatore. E qui entra in
ballo la politica, con gravissime responsabilità: incompetenza, corruzione, soggezione
al potere della ricchezza finanziaria e…. sguardo corto: da politici che guardano
alla rieleggibilità, non da statisti che si pongono come obiettivo il benessere
delle future generazioni.
Rimane l’Europa: partita, con
il piede sbagliato, dall’economia e dalla moneta unica, tralasciando la politica che avrebbe dovuto
sancire le regole, uniformarle, istituzionalizzando la solidarietà e l’equità…
Rissosa, vecchia, farraginosa e miope l’Europa ha perso la rotta e sta andando
alla deriva.
Il quadro tracciato non è
brillante e non è esaustivo: è soltanto un tentativo di sintetizzare gli errori
fatti per poter valutare la validità delle scelte che sta attuando il governo
in carica. Voi che ne dite?
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