La verità, tanto invocata, urlata, pretesa, in realtà non la vuole nessuno. E' cibo per stomaci forti. Di ferro.
La verità ti guarda in faccia, non ti molla, ti segue passo dopo passo, che dico, t'insegue. E' spietata.
Vuoi mettere la sinuosa dolcezza di una bugia che ti spalanca davanti la speranza preparando il terreno all'illusione?
Quale donna è sicura di preferire a un "ti amo" (falso) un "non ti amo più" (vero)?
La bugia ha mille varianti e si alimenta di fantasia, la verità è piatta, immodificabile. Eppure, eppure... come la Terra Promessa, la cerchiamo. Eppure nulla ci ferisce come la scoperta di una bugia o, più frequentemente, di un castello di bugie, perché le bugie sono come le ciliegie: una tira l'altra.
I politici più amati? I più bugiardi, quelli che promettono lavoro, equità, giustizia... un mondo che non c'è.
La verità, aprendo la strada alla consapevolezza, è dolorosa...
Volere la verità, cercarla, significa soffrire.
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