E' difficile sfuggire alla tentazione di redigere il solito bilancio di fine anno, prima di archiviare, tra i ricordi, anche questo 2012. Nel Paese un doppio governo: quello tecnico impegnato a salvarci dal "baratro" e quello politico/istituzionale, responsabile del baratro, impegnato a salvarsi dalle indagini della Magistratura e dalla furia popolare.
In corso d'opera il governo tecnico si è rivelato profondamente politico, facendo scelte che hanno penalizzato la classe media, messo il bavaglio ai lavoratori e tutelato i "ricchi". Lo hanno fatto però con grande... garbo, rendendo di nuovo presentabile il Paese nei consessi internazionali. I politici, quelli veri (?), dietro un accordo di facciata finalizzato a puntellare il governo tecnico, hanno continuato a sbranarsi, rubare, dividersi ecc. dando di sé ben misero spettacolo.
I cittadini, pur di prendere le distanze da una classe politica ormai sinceramente ripugnante e non più credibile, oltre ad allontanarsi dalla politica (scelta evidenziata dal livello raggiunto dall'astensionismo quando si è votato) sono arrivati al punto di prendere sul serio (ma ci credono davvero?) un comico come Grillo che ha saputo, a suon di sberleffi e parolacce, dare la stura alla loro rabbia. Ora, primo regalo sotto l'albero di questo Natale da ricordare, è tornato in pista il "grande ammaliatore", quel Berlusconi Silvio che tanto danno ha creato al Paese. Sarà ancora pericoloso o soltanto patetico?
Non snocciolo i numeri della crisi che, greve come una cappa di nebbia sulla Padania, rinserra il Paese in un abbraccio mortale. Fino a quando durerà? L'incertezza, unica certezza, regna sovrana...
Mi gravano, e mi graveranno, sull'anima certi sguardi che lo schermo televisivo ha rubato di soppiatto alle gente: la disperazione di chi ha perso il lavoro, la paura negli occhi dei terremotati, il dolore infinito delle madri che hanno perso le figlie, vittime di femminicidio...
A livello personale, con la malattia che mi porto in spalla, archivio un anno di vita: dura, difficile, con vuoti pesantissimi, paure, ansie, incertezze... ma anche emozioni, speranze, qualche battaglia vinta, nuove conoscenze, il calore e la complicità dell'amicizia.
Insomma un altro anno di Vita.
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RispondiElimina"Intensità va con semplicità" (è un verso di Walter Cremonte). Il bilancio che tracci tra pubblico e privato è una lettura che aiuta tutti noi a riflettere e a tenere i conti in ordine.
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