Ho appena finito di rileggere "L'amore ai tempi del
colera" di Marquez e sono ancora immersa in questa storia che raccontata
dal protagonista ormai vecchio, ripercorre passo dopo passo la strada di una
vita, la sua, dominata non dall'amore ma da "un
amore" assolutamente unico, non per forza e intensità, caratteristiche che
sono proprie di questo sentimento, ma per durata. Sappiamo che la passione quando
si accende, divora tutto al suo passaggio come un incendio, ma sappiamo anche che
basta una pioggia a spegnerla… Ma per Florentino Ariza non è così: davanti ai
suoi stanchi occhi di vecchio, passa tutta la sua vita. Senza infingimenti,
senza falsi pudori Marquez non solo parla di quella malattia atroce che è la vecchiaia, ma concentra la
sua attenzione su quello che è ancora un tabù: la sessualità tra… anziani, sì perché
un vecchio può amare, ma solo un anziano desidera. Anziano è vocabolo usato in
biologia, psichiatria, sociologia, medicina, anziano non evoca certamente il
letto, se non collegato alla malattia.
Due vecchi che camminano esitanti per strada tenendosi per
mano suscitano tenerezza, ma se li vedessimo baciarsi contro il muro di una
casa o se, e non soltanto nei loro appassiti occhi, dovesse accendersi l'incendio
della passione?
Conoscendone la forza, la società ha sempre cercato
d'ingabbiare il desiderio. Per fare l'amore si è sempre o troppo giovani o troppo
vecchi, o sposati, o fidanzati, o "non si può cambiare uomo come si cambia
vestito" o "per una sera soltanto è da sgualdrine" o subito al
primo incontro non è "serio"…
La chiesa, conclamata guardiana del costume, stabilisce "uno (marito o moglie) e per sempre,
finché morte non vi divida" e ai propri (suore e preti) vieta il
matrimonio. Sarà anche a causa di questo divieto, tassativo, che codesta
istituzione si è preservata, ancora pimpante, a dispetto
dei suoi duemila anni di storia?
Marquez, temerario ma accorto, si addentra in questo terreno
minato e lo percorre con il sorriso sulle labbra, ridendo ma mai deridendo e,
soprattutto, intuendo una nuova problematica: che senso ha allungare la vita
creando, grazie alla scienza, una nuova stagione, una sorta di limbo, sempre
più ampio, in cui non si lavora, non si ama, non si fanno figli… Si vegeta, in
appartamenti troppo grandi, troppo ordinati, troppo vuoti, parcheggiati davanti
a uno schermo televisivo, agli ordini di una badante, in attesa della morte?
La vitalità caraibica di Marquez alita sentimenti, emozioni,
sesso, restituendo Vita, quella vera, a questa coppia, Fermina e Florentino, che protetta dalla
bandiera gialla del colera (è la voglia di vivere, il sesso tra vecchi forse meno
pericoloso del colera?) si gode
un'incredibile, tenera, appassionata luna di miele. Tra vecchi.
Nessun commento:
Posta un commento