venerdì 22 settembre 2017

VINCENTI E PERDENTI ...

Non mi sono simpatici i “vincenti”… Non amo la loro stolida felicità, sempre rafforzata dalla convinzione che alla base del loro successo ci sia la loro personale bravura. Agguantato il successo, dopo averlo inseguito per anni, si esaurisce la spinta propulsiva che ci spingeva a combattere, diventiamo ripetitivi, prevedibili e monotoni … Vuoi mettere le mille facce dell’insuccesso, il fragore della sconfitta, l’impegno che si mette nel cercare di capirne le motivazioni. Non si riflette sulle vittorie, ci si limita a viverle e a farne motivo d’orgoglio personale. Il perdente di oggi sarà il vincente di domani a differenza del vincente in auge la cui vita non potrà che peggiorare.
Il vincente è solo, quando non è male accompagnato, circondato da adulatori e falsità tinta d’invidia… Il perdente è sempre in buona compagnia: siamo in tanti a perdere: la maggioranza, che tutto è fuorché silenziosa… Dalle nostre parti si ride, si canta, si piange, si fanno progetti di cambiamento, si elaborano strategie di sopravvivenza, si spera e si lotta, insomma si vive … Non credete?

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