Una giornata d'autunno, una delle prime: il cielo ostinatamente grigio, l'aria umida, una pioggia inarrestabile di foglie secche che spoglia gli alberi, lasciandoli nudi, infreddoliti... Ti cerchi un maglione, hai freddo. Anche tu. La giornata ti si spalanca davanti: ti guarda muta. Interrogativa. Il caffè brucia lo stomaco... Meccanicamente accendi la tv. Fai zapping. Ti scorrono davanti agli occhi immagini in rapida sequenza; vedi poco, ah già, hai sbagliato occhiali ma non ti alzi a cercarli. Non sei più curioso, hai già posto tutte le domande, e per ognuna ti è stata data una risposta. Allora, qual è il problema? Ci sono troppe risposte che non ti piacciono. Ti senti impotente.
Alzi lo sguardo, intravedi una foglia ondeggiare attraverso i vetri della porta finestra. Ti alzi, apri con delicatezza, la vedi atterrare. Con grazia. Non è il passato che ti angoscia, ma quel pugno di giorni che ti rimangono da vivere. Da vivere così, appassendo...La tua vita ti scorre davanti agli occhi, come un film, l'ultimo che hai deciso di dirigere. Te ne vai come quella foglia, volando.
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