mercoledì 21 maggio 2008

Il predatore

Il padre dei miei figli aveva un sorriso largo, bianchi denti da predatore in quel settembre che illanguidiva l'aria là, sulle doline battute dalla bora.
Io avevo bisogno di bugie, lui sapeva raccontarle.
La chiesa si accese d'oro che, brillando sulle immagini sacre, scivolò lungo la navata, trafiggendo la sposa, bianca di veli e di pallore.
Dietro, i parenti sussurravano, ali di cappello nascondevano gli sguardi, labbra serrate mormoravano inutili preghiere.
Il Cristo esalava l'ultimo respiro; sopra ogni cosa campeggiava la croce, sinistro simbolo di sofferenza.
" In salute e in malattia... "
" Finchè morte non vi separi "
" Amen ".

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