mercoledì 22 luglio 2009

Romanzo a puntate I Dellapicca

Sul ponte di comando, il cuore che gli caracollava nel petto come un puledro selvaggio, il Moro vedeva avvicinarsi la costa. Ora riusciva a distinguere anche il formicaio di uomini in movimento che animava il porto e dietro, oltre i magazzini, le prime case e quella un po' squadrata, vecchiotta, certamente non un palazzo, che era l'unica che il suo sguardo, con la sotterranea assurda paura di non trovarla, cercava. Perché mai? Le case, a differenza delle persone, non si spostano, né - normalmente - scompaiono e, mentre questo pensiero gli attraversava la mente, un sorriso attenuò la durezza abituale del suo volto dai lineamenti decisi. Intanto, le funi lanciate verso terra venivano afferrate per ancorare la nave al molo, mentre la scaletta scendeva e il Moro, seguito dal passeggero, rimetteva finalmente i piedi sulla terraferma, la camminata incerta tipica dei marinai. Circondato dalla gente del porto, che lo salutava calorosamente, le domande che s'intrecciavano nell'aria, il Moro non dava risposte limitandosi a cenni di saluto, grandi sorrisi e manate sulle spalle mentre, deciso, si faceva largo tra la folla, dirigendosi verso l'osteria che dava sul porto, seguito dalla gente e dall'amico, che sceso con lui, ora, dopo averlo ringraziato e salutato con enfasi, si stava allontanando in gran fretta nella direzione del ghetto ebraico.
Entrato nella taverna, il Moro ordinò da bere per tutti, scatenando l'entusiasmo generale; poi, nella baraonda che si era creata, brindando con un marinaio che conosceva bene, chiese, con apparente indifferenza:" Il mio socio, come sta? Avete notizie sue e... della moglie?" " E' diventato padre di una bambina. Dicono che sia bella come la madre...Eh, il Veneziano, che Dio se lo pigli, ci ha rubato..." ma il Moro, interrompendolo, quasi pensasse ad alta voce:" Ah! E' diventato padre", disse. Quindi, quasi esitando "Che età ha la bambina?" chiese. Il marinaio assunse un'aria perplessa, mentre il banconiere interveniva dicendo "Ha compiuto due anni: é proprio uno splendore, anche perché suo padre non bada a spese e la tratta come una principessa. Mi auguro che gli affari siano andati bene, perché il vostro socio é pieno di debiti e tiene a bada i creditori con la promessa di pagarli all'arrivo della nave. Si dice che abbia ottenuto credito dando in pegno la mercanzia che avrebbe dovuto riempire la stiva della Capinera".
Il Moro ascoltava in silenzio, la confusione intorno a lui che aumentava di minuto in minuto, mentre si faceva riempire più volte il bicchiere fino all'orlo scolandolo sempre tutto d'un fiato. Quindi, gettate alcune monete sul banco, il gigantesco nero si diresse verso la porta del locale, aprendosi un varco tra la folla che, attratta dalla prospettiva di bere gratuitamente, aveva ormai riempito il locale. A fatica riuscì a guadagnare l'uscita, scrollandosi di dosso gli ultimi seccatori. Pochi istanti dopo, barcollando leggermente, un'espressione indecifrabile sul volto, risaliva sulla passerella e, vestito, si gettava sulla branda, addormentandosi pesantemente.
Dalle finestre delle case intorno al porto, incurisite dal rumore che proveniva dall'esterno, si affacciavano delle donne, sporgendosi a guardare. Deve essere appena arrivata una nave - pensò una di loro, sentendo un brivido scorrerle lungo la schiena. Riusciva a scorgere i pennoni più alti delle navi in porto e aguzzando lo sguardo intravide una bandiera: nera in campo color oro, una capinera sembrava pronta a spiccare il volo. Oh, mio Dio! Il Moro era tornato! - sussurrò, mentre uno scalpiccio rompeva il silenzio del corridoio e Teresina entrava senza bussare, le mani bagnate che stropicciavano il grembiule.
" E' arrivata la Ca...." ma Maria l'interruppe con un secco "Lo so! " chiudendo la finestra con un gesto secco, quasi tentasse di proteggere la sua casa e la sua vita da quel veliero che, inquietante come un vascello fantasma, riappariva all'orizzonte con quel diavolo nero che, sfuggendo alle molte insidie del mare, l'aveva riportato a casa, quando lei ormai sperava che fosse colato a picco nella profondità degli abissi.
Teresina, facendosi il segno della croce, mormorò: "Cosa succederà?", ma la padrona, raddrizzando le spalle le rispose: "In qualche modo ce la caveremo" mentre il suo bellissimo viso, ormai un intenso volto di donna, assumeva quell'aria volitiva che tanto indispettiva il marito il quale, al contrario, si lasciava andare a un'apatia che gli spegneva lo sguardo e gli appesantiva il corpo, dando di lui l'impressione di un uomo già anziano, più padre che marito della giovane moglie.