mercoledì 6 giugno 2012

Luce estiva

La gatta ti insegue
luce che saetti,
tenta di'imprigionarti
con zampe di velluto
poi,
trafitta da un raggio,
t'abbandona.

Luce sapiente
perché
ancor mi scruti
con occhi di topazio?

Della fatica
mia
ogni traccia conosci,
del pudore
mio
ogni batter di ciglia

Già tutto sai
sguaiata luce estiva
che
come femmina
incedi
su rossi sandaletti
e tacchi a spilllo...

Cosa vuoi?

Infuocar l'aria
a riportar dell'estate
il sapore?
E
di  quel ballo
il ricordo?
Quel lontano fruscio di seta,
le sue mani
le mie...

Luce stordente, invadente
che te ne fai dei ricordi,
manciata di scintille
rubata a un fuoco spento...