La speranza è sempre lì, untuosa come un prete cattolico, a
sussurrarti: “Prega, prega… Dio ti ha voluto mettere alla prova!”
La speranza non demorde: è illogica, non consequenziale, fa
pensieri da bambina sventata perché dei bambini possiede l’ottusa innocenza.
Altrimenti che speranza sarebbe?
Non occorre tenerla viva, alimentarla, tanto lei non cede
mai. Le basta uno squarcio azzurro in un cielo nuvoloso per immaginare il
sereno, il riflesso appena accennato dell’alba per “vedere” il giorno. E’
paziente. Sa attendere, ma non supinamente in silenzio, oh no, scorrazzandoti intorno
festosa in un’atmosfera da vigilia di nozze.
E’ gratuita, non presenta il conto come farebbe uno
psicanalista, e in tempi di vacche magre come quelli in cui viviamo non é poco.
Non è bugiarda, solo fantasiosa, creativa.
Vola… e qualche volta arriva nel posto giusto, al momento giusto. E sorride. Un po’ impacciata.
Suppongo non ci credesse più, nemmeno lei...