martedì 2 marzo 2010

Trasparente come una donna

Otto marzo, festa della donna! - pensò e una piega amara le curvò le labbra.
I panni che stendeva sul terrazzo sventolavano al sole come bandiere e lei li fissava con le mollette, lanciando ogni tanto un'occhiata sulla via sottostante dove il lungo serpentone delle auto luccicava al sole come un orrendo bruco meccanico.
Qualcuna nemmeno si muove, tanto domani è il nove - e di nuovo ci fu quello stiramento di labbra che di un sorriso aveva proprio poco.
Squillò il telefono e lei rientrò, ma ora l'apparecchio la fissava muto e quando sollevò la cornetta, le rispose solo quel tu tu senza senso che caratterizza una linea libera. Sulla casa il disordine abituale stendeva il suo velo o la sua coltre: tute abbandonate dai figli sulle poltrone, piatti unti della cena nel lavello, involucri di merendine accartocciati, libri, matite, pezzi di puzzle sparsi equamente intorno. Si chinò a raccattare qualcosa, la schiena che le doleva.
E' umiliante servire se non è un gesto reciproco - pensò, lo sguardo che si faceva smorto, imbruttendola.
Passò, l'aspirapolvere in mano, davanti a uno specchio: ancora in pigiama, i calzettoni che spuntavano dalle ciabatte, i capelli di un colore indefinito fermati con un elastico e lo sguardo: spento, morto, occhio da trota e neanche fresca.
Quando si tocca il fondo?
Appoggiò l'aspirapolvere in un angolo, prese una borsone, infilò dentro un po' di biancheria, lo spazzolino da denti, un paio di jeans, due magliette e... serviva altro?
Quando si fugge e meglio essere leggeri - pensò e negli occhi chiari le brillò un lampo d'ironia.
Si avvicinò alla porta d'ingresso, abbassò la maniglia e si rinchiuse alle spalle la porta. Silenziosa, senza voltarsi indietro. Gli occhi le brillavano, azzurri come quel mare che stava per raggiungere.
Bella donna - pensò lo sconosciuto mentre lei gli faceva un segno con la mano. Spavalda.
Poi la folla della grande città l'ingoiò.

"Stiamo cercando una donna ancora giovane, capelli biondo spento, altezza e corporatura normali, scomparsa da casa due giorni fa. Non aveva problemi. Era serena, legatissima ai figli... al marito " gracchiava il televisore. "Sembra essere scomparsa nel nulla. In casa non ci sono segni di colluttazione..."
La sua anima era un cimitero di croci - pensò, spegnendo la radio e sorseggiando il caffè. Dalla finestra spalancata entrava il mormorio del mare che aggrediva e accarezzava, instancabile, la spiaggia.