mercoledì 17 settembre 2008

L'America e il "gratta e vinci".

Se una casalinga spendesse lo stipendio del marito nell'acquisto di "Gratta e vinci", e poi andasse da uno strozzino a farsi prestare il denaro per acquistare la spesa... beh, come minimo, la si iscrivebbe ad una associazione come "giocatori anonimi".
Negli Stati Uniti, invece, personaggi simili alla casalinga in questione, sotto lo sguardo benevolo
di papà Bush e colleghi, hanno ridotto in ginocchio il Paese.
Si parla di richieste di aiuto finanziario alla Cina!
Sì, perchè questa enorme massa di debiti sottrarrà risorse finanziarie all'economia reale, quella che produce beni e servizi. Chi, dopo simili batoste, oserà investire in borsa? Quale sarà l'effetto domino sui mercati finanziari ?
Il fallimento della Lehman Brothers ha già fatto una prima, illustre vittima: la fiducia dei risparmiatori. La seconda si profila all'orizzonte: il crollo del mercato immobiliare, appesantito dall'offerta di immobili venduti per realizzare liquidità.
Inoltre, l'aumento del debito pubblico statunitense, già elevato, che impatto avrà sui tassi d'interesse? E' difficilissimo fare previsioni.
L'economia capitalista è alla frutta?

Patto leonino

Breve premessa:
1. la Lehman Brothers, una delle più importanti investment bank Usa, ha portato lunedì 15 settembre i libri in tribunale;
2. un'altra investment bank, ancora più grande, la Merrill Lynch, è stata salvata dal fallimento dalla Bank of America;
3. la più grande società di assicurazioni del paese, la AIG è alla disperata ricerca di enormi ammontari di liquidità per evitare il fallimento;
4. una decina di grandi istituzioni di Wall Street, riunita d'urgenza dal governo, ha varato un fondo di stabilizzazione di 70 miliardi di dollari che potrà essere utilizzato da qualunque dei dieci che ne avesse bisogno per evitare difficoltà finanziarie nei prossimi mesi;
5. la Fed ha ancora allargato i cordoni della borsa e si è dichiarata disponibile a effettuare iniezioni di liquidità nelle banche commerciali e di investmento, dietro garanzia anche di titoli di bassa qualità, che prima non venivano accettati. Dopo la Fed, le banche centrali europee hanno anch'esse stanziato altri fondi per rifinanziare il sistema, mentre la banca centrale cinese, per la prima volta in tanti anni, ha abbassato, sia pure di poco, il tasso di sconto;
6. il governo, in particolare nella persona del ministro del tesoro Paulson, ha dichiarato la non disponibilità dei pubblici poteri a fornire ulteriori risorse finanziarie e garanzie alle istituzioni in difficoltà, o a nazionalizzarle, mentre si è prodigato in tutti i modi durante gli ultimi giorni per tenere a galla il sistema;
7. il lunedì successivo, le borse mondiali hanno mostrato la loro preoccupazione per la piega presa dagli avvenimenti aprendo e chiudendo in rilevante ribasso e perdendo complessivamente quasi 900 miliardi di euro.
Tra posti di lavoro diretti e indiretti si calcola che circa 100.000 persone tra l'America e l'Europa si troveranno disoccupate.


Abbiamo assistito ai fasti dell'economia di carta e ora assistiamo al suo crollo.
C' è un particolare che m'infastidisce: sarò costretta a partecipare alle perdite senza aver partecipato al riparto degli utili? Puzza vagamente di patto leonino.

Sapete come operavano questi signori? Facevano con capitali prestati, quindi a debito, operazioni rischiosissime, impegando per le stesse, capitali minimali.
Come se, in una fase di crescita del mercato immobiliare, qualcuno versasse 10.000 euro oggi (18/9) per acquistare un appartamento da 200.000 euro con pagamento tra tre mesi (18/12) e lo rivendesse sul mercato, dopo un mese a 220.000 euro, con riscossione 18/12. In data 18/12 incasserebbe 220.000 -200.000= 20.000 euro. Si potrebbe fare anche al ribasso ( prima la vendita e poi l'acquisto).
Impiegando soltanto 10.000 euro, da restituire, e tenendosi un guadagno del 100%.

Facile, non c'è che dire. A patto di azzeccare le previsioni, altrimenti il gioco si ribalta e ci si ritrova a dover restituire un prestito raddoppiato.
Quando nel mercato immobiliare americano si è invertita la tendenza, nel paese di Bengodi si sono spente le luminarie. E hanno cominciato a crescere i debiti. In modo esponenziale.


In modo più complesso, ma partendo da questi presupposti, funziona il mercato dei derivati che è un mercato globalizzato per eccellenza, perchè legato unicamente alla materialità del "sottostante" e quindi trasferibile mediante un'annotazione su un pc. E questa è l'economia di carta che vede crescere solo gli zeri sui libri contabili.

C'erano regole in questo mercato a tutela di quei 10.000 euro, risparmiati da un depositante?
Pochissime e, come ora si può dimostrare dai fatti, totalmente insufficienti a coprire gli operatori.


Anche nel nostro paese, negli anni Settanta, si è ben pensato di modificare la normativa bancaria, lasciando ampio spazio di manovra alle banche che, attualmente, sono libere di fare operazioni che la normativa presedente riservava solo a particolari istituti di credito.
Perchè la normativa garantista è stata modificata?
Perchè avrebbe consentito alle banche maggiori guadagni.
Avete avuto dei vantaggi, voi?
Io, no! E, ora, pretenderebbero di farmi credere che non era prevedibile quanto è successo?
E pretenderebbero anche di accollarmi le perdite?