venerdì 15 gennaio 2010

Barak, uomo dei sogni non delle illusioni...

Me lo vedo, il volto serio, l'occhio attento mentre ascolta i suoi consiglieri economici che snocciolano utili ottenuti e compensi elargiti dalle maggiori banche americane ai loro top manager. Me lo vedo Barak Obama interrompere l'arida elencazione dei numeri e dire: "E' indecente!" Sì, perché il Presidente si indigna: da presidente, da politico e... da uomo.

Il Paese vive ancora le ferite profonde di una crisi in buona parte imputabile alle banche (alla quale, però, non è estranea la politica del suo predecessore che ha consentito lo smantellamento della normativa di controllo sull'operato bancario), la disoccupazione è ancora alta, molti americani vivono nelle roulotte perché hanno perduto la casa, e il sistema finanziario-creditizio stappa lo champagne e incassa compensi miliardari?

Era già sceso in campo il Presidente, facendosi portavoce di un intervento di moral suasion incentrato sulla prudenza e sul sostegno del credito all'economia, ma le banche non l'avevano recepito. E lui ha caricato la dose. Vogliono sfidarlo? E lui accetta la sfida e promette ai suoi elettori che tasserà le maggiori banche e restituirà ai contribuenti americani quanto hanno versato per i salvataggi bancari. Ovviamente una nuova normativa stabilirà limiti all'operatività bancaria per evitare la reiterazione dei comportamenti che hanno portato il Paese sull'orlo di una crisi senza precedenti. Si profila la nazionalizzazione del sistema finanziario, la creazione di una Bad Bank alla quale far affluire i titoli tossici...

Il Presidente fa qualcosa di assolutamente nuovo e quindi "rivoluzionario": tiene fede alle promesse fatte e dice la verità dimostrandoci che non siamo stati degli illusi a credere in lui.

Stridente risulta il confronto con la politica italiana che ci sta facendo assistere a una sorta di pantomima su uno dei punti più importanti del programma elettorale: la promessa di ridurre le tasse ai cittadini, che si sta rivelando pura propaganda elettorale, ritornello ricorrente nella musica di un pifferaio magico che è stato capace di alimentare soltanto illusioni. J9CXBG26C8HH