lunedì 29 settembre 2008

Che fine ha fatto Babsi Jones?

Mi manca Babsi Jones; l'ho scritto e l' ho ripetuto varie volte. Ultimamente però ho iniziato a chiedermi le motivazioni della sua scomparsa.
Dov'è finita Babsi? Se io sono una blogger, una delle tante scribacchine del web, lei era una stra-blogger, una che doveva comprimersi in estensione Win RAR per non debordare invadendo l'anima del lettore. Ora io mi chiedo: una donna che apre un blog, si fa conoscere, apprezzare, scrive un libro pubblicato dalla Mondadori, dimostra di essere brava, bravissima....scompare?
Si volatilizza? Non scrive più da nessuna parte?
Intuivo in Babsi la passione per la scrittura che diventa ossessione, struttura portante della personalità, modalità di comunicazione privilegiata e insostituibile. Mi ero sbagliata? Potrebbe essere, ma ho i miei dubbi. Un'altra domanda mi ronza nel cervello: perchè nessuno la nomina più? Se anche Babsi non dovesse piacere, sarebbe comunque una scrittrice di rottura, capace di dare vita a una scrittura originale e personalissima.
Nel Web, così - io pensavo - attento a cogliere originalità, novità, diversità, tutto ciò che potrebbe spaventare un mondo dell'editoria sempre più ancorato al profitto e al dejà vu, nessuno sente la sua mancanza? Nessuno si chiede cosa stia facendo?
Nel suo libro Babsi non filtra nulla, non sfuma l'orrore, non distoglie gli occhi ma aguzza lo sguardo, e allora? Allora non sarà che c'è troppo realismo - anche politico - per i nostri delicati stomaci occidentali? Viviamo tempi grami, piatti, fumosi, dove la tendenza è all'omologazione verso il basso, alla linea grigia dove tutto si perde e scolora. Non è tempo nè di eroi, nè di miti e tantomeno di verità scomode e voci, come quella di Babsi, fuori dal coro.