giovedì 12 febbraio 2009

Scherzi letterari

Parliamo?
Di che, lo sai oppure no?
Perché saperlo che ti dà:
un goccio d'immortalità?
Muoiono i padri
restano i figli
vuoti profondi
per i conigli.
Senza la mamma o il papà
con chi te la prendi,
con l'aldilà?
Ma se te la prendi con te stesso
tiri il coniglio fuori dal letto
e un coniglio addormentato
è come un asino incazzato.
Più non cammina
anzi si ferma
e se lo pesti,
non porta pazienza.
Dentro il coniglio nel pentolone
resta la pena
resta il magone,
Aspetta e spera
é primavera.
Forse oggi muore una capinera
ma se lei muore di nostalgia
anche tu crepi di malinconia.
Per questa vita
così faticosa
cos insolente
così merdosa
no, non valeva
ora lo sai, tanta fatica
per tanti guai
no, non valeva
ora lo sai
morir d'amore
sotto ai cocai
morir d'amore
davanti al mare
mentre già impazza il carnevale
e quel coniglio resuscitato
dentro il tuo vuoto
è già tornato.
L'asino vola verso i cocai
e tu rimani in mezzo ai guai
ad aspettare la tua sorte
più indisponente di una consorte.
A rovistare nel rudo
lo sai
solo di cacca ti sporcherai.