martedì 13 maggio 2014

Non ci resta che rinforzare gli argini

E' un fiume: di parole, dati e date, idee, progetti. Non si arrabbia quasi mai o controlla la rabbia? Il sorriso stempera qualche parola dura infilata qua e là, non contagia né illumina gli occhi. Mai. Scatta automatico a comando: gli occhi, specchio dell'anima, riflettono il nulla. Ognuno può vederci ciò che vuole, qualsiasi cosa lo  rasssicuri. In fondo, con quella faccia da Zelig di gomma, risulta simpatico, apparentemente aperto. Disponibile. E' nato così o lo hanno costruito? Data la natura malleabile di cui ha goduto fin dalla nascita (sono un po' tutti così gli intrepidi boy scout) non è stato difficile aggiustarlo. E' stato sufficiente modificarlo solamente un po'.
Sorride e... spara, le spara. Grosse. Sono parole ma sembrano proiettili. Di mitragliatrice.
Quando (e se finisce di parlare) ti lascia esausto. Ti porti a casa promesse, tante, efficienza, molta, verifiche o approfondimenti, pochi. Non lascia spazio agli altri,  nemmeno ai loro dubbi e/o eventuali contestazioni.
Come un fiume in piena, dilaga.
In estrema sintesi dice: "Ghe pensi mi". A cosa? A tutto, naturalmente.
Il prototipo è americano con aggiunta di "colore locale".
E' una variante italiana del modello americano, quindi spopola.
E' Matteo, il Renzi!
Non ci resta che rinforzare gli argini...