venerdì 6 novembre 2015

E' solo una brutta giornata...

Marinella irrompe sulla scena di "About Parkinson" ponendo due domande: "COSA E' PER VOI VIVERE?" e "E' VITA LA NOSTRA?" Posso tentare di risponderle per quanto mi riguarda.
Ci sono mattine, in questo inizio di autunno, in cui tutto è (sembra?) grigio, le colline sono solo terra e sassi protesi verso il cielo, l'erba è secca, i roseti sfioriti. Dietro a noi, sulla strada già percorsa, giacciono i nostri sogni. Infranti. Davanti a noi un muro di nebbia ingoia il sentiero. Vivere è andare avanti, affrontare quel muro, scoprire cosa ci sia dietro.Vivere è non essere morta, ed  è, quindi,  poter cambiare, sfuggendo al cappio del destino, essendo, almeno in parte, ancora autrice di questo destino. Dal Parkinson non si può guarire, e la malattia è orribile: penetra dentro di noi e tutto sconquassa. Mina il fisico, ruba l'anima, cambia il carattere, ma... ma, se non possiamo liberarcene, possiamo, potremmo almeno stabilire le modalità con cui conviverci. E' difficile, lo so, ma non impossibile.
"E' vita la nostra?", chiedi. E' una delle tante vite possibili... Siamo in buona compagnia con i diseredati della Terra... "Almeno sperano, loro, i diseredati". E noi, no? La speranza non ce la toglie nessuno. "E' pura  illusione", dici? Forse no: prima o poi mister Pk verrà preso al laccio e segregato nella prigione più buia. Per sempre, per sempre. Nell'attesa noi VIVIAMO, con le ancora nostre emozioni. Quelle, nessuno ce le potrà strappare... E, ora, bando al bla, bla, come giustamente chiami tu, Marinella, ogni emorragia di parole, e permettimi di abbracciarti e dirti: " Su, coraggio, è solo una brutta giornata... "