mercoledì 18 novembre 2015

Monsieur le Président

Come tutti i vecchi, sono nostalgica e portata a rintanarmi, nei momenti peggiori, nel passato... La mia generazione ha perso - lo diceva anche Gaber - ma tanti della mia generazione hanno lottato contro la guerra (allora quella del Vietnam), contro il concetto di guerra, contro l'idea di guerra, fredda o calda che fosse. Ho visto tanti fiori ricoprire il sangue nelle strade di Parigi e mi è tornata alla memoria l'immagine - riportata da un giornale negli anni '70 - che immortalava un ragazzo colto nell'atto di  infilare dei fiori nella bocca di un cannone; il tutto sotto lo sguardo truce di uomini in assetto di guerra...
Non serve essere spietati, monsieur le President, occorre essere fermi; lasciamo la spietatezza agli assalitori, non è un valore da imitare e di cui andare fieri. Sarebbe stato meglio non spartire con i soliti noti i lucrosi proventi del mercato delle armi, tagliare le fonti di finanziamento all'Isis,  non acquistando petrolio dal Califfato solo perché costa qualche dollaro in meno al barile, rafforzare i controlli di polizia... Sarebbero state scelte migliori....