venerdì 14 novembre 2008

Che Paese è?

Abitavo ancora a Milano nel 2001. Ricordo l'indignazione che mi fece uscire da casa e raggiungere, in pochi minuti, Piazza Duomo. Arrivava gente da tutte le parti: donne, uomini e ragazzi.
La rabbia e lo sdegno si respiravano, palpabili. Non c'era stato bisogno di indire una manifestazione: tutte le persone che incominciavano a riempire la piazza avevano capito che era successa una cosa gravissima, che non si poteva aspettare, tergiversare. Bisognava schierarsi subito, tanti se non tutti, per difendere una democrazia fragile nei fatti ma ancora forte nelle norme a sua tutela. Avevamo negli occhi le immagini di una violenza inaccettabile e talmente assurda da sembrare ridicola: i poliziotti avevano preso a manganellate ragazzini reduci da adunate in Piazza san Pietro in onore del Papa, tranquille vecchiette con la messa in piega inzaccherata di sangue erano state inquadrate dalle telecamere, la bocca spalancata forse più dalla meraviglia che dal dolore. E il peggio si stava appena preparando, "la lezione" più dura, quella che avrebbe dovuto far passare definitivamente la voglia di protestare, era stata già decisa. La caserma di Bolzaneto e la scuola Diaz erano ancora una scuola e una caserma. Come tante.
Chi ha pagato per ciò che è successo in quella scuola e in quella caserma?
Dopo 7 anni ci dobbiamo accontentare di quanto segue?
" Assolti i vertici della Polizia e condannati gli uomini del Reparto Mobile sperimentale antisommossa che, per effetto della prescrizione, non sconteranno la pena? "