Mario Monti, tra un pasticcino e un sorso, appena un sorso,
di ottimo vino bianco servito freddo naturalmente, di cosa avrà parlato,
all’ultimo incontro del Bilderberg? Quale sarà stato “il punto caldo” all’ordine
del giorno? Di questo gruppo, formato dagli uomini più potenti del mondo, che si
riunisce una volta all’anno per discute e confrontarsi sui grandi temi della pace e
prosperità mondiali, la stampa non parla. Si sa poco, si fantastica parecchio, ma una cosa si può affermare, senza paura di
essere smentiti: qualsiasi decisione sia scaturita da questi incontri,
qualunque tattica sia stata adottata, qualsivoglia strategia perseguita… i
risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il problema che si pone è: hanno
conseguito gli obiettivi che si erano prefissati oppure no?
Nel primo caso ci sarebbe da indagare su questi fantomatici obiettivi,
sintetizzabili in vantaggi enormi per pochi e una sorta di schiavitù
economico/finanziaria per molti. Troppi, direi. Nel secondo caso, se questa crisi che ci sta scoppiando tra le mani non è frutto di una scelta ben precisa,
ma è il risultato di una serie di molteplici errori… Be’, allora, sarebbero
(tecnici, politici e ‘consiglieri’) da prendere a calci, mandandoli a svernare
lontano, il più lontano possibile, dove potrebbero, senza fare danni,
discettare tutt’al più sul gioco delle bocce.