domenica 23 marzo 2014

Cammino, cammino...

C'è un silenzio domenicale. Assoluto. Nemmeno il cane che il padrone si trascina dietro insonnolito osa infrangerlo abbaiando. L'aria è umida, una nebbia leggera avvolge le colline sbiadendone i contorni.
Appoggio a terra con circospezione il piede, anche le dita. Non fa male. Infilo una giacca ed esco. Vorrei affrontare la strada, vorrei camminare, ma le gambe sono debolissime e l'equilibrio non c'è. Sbando paurosamente. Due merli mi osservano curiosi. "Che c'è da guardare: non sono ubriaca... " borbotto, invidiando la leggerezza con la quale tolgono il disturbo.
E' la mia prima uscita: venticinque giorni in gabbia!
Mi si struscia sulle gambe il gatto della  vicina, maldestramente mi chino per accarezzarlo e ruzzolo a terra.
Rido perché non mi sono fatta male: ho le violette, le ultime, a un centimetro dal naso. Profumano. Ondeggiando come un salice al vento, mi rimetto in piedi.
Penso: "Je ne sait pas si la vie est belle, mais je l'aime"...