mercoledì 28 gennaio 2009

Magdalena

Magdalena, rumena, venuta in Italia per lavorare, faceva le pulizie in un call-center. E lì, alle prime luci dell'alba, è stata violentata dal compagno della proprietaria.
Ha perso il lavoro e, anche se questo i giornali non lo dicono, ha perso la fiducia nel suo prossimo. In chi, come il sindaco Alemanno, le ha promesso aiuto a parole, ma si è ben guardato dal tenere fede alle promesse fatte, e negli esseri umani di sesso maschile che guarderà con altri occhi e nuove paure. E, se il suo desiderio di giustizia non venisse accolto a livello processuale con una auspicabile condanna dello stupratore, dovrebbe aggiungere al dolore la rabbia, la frustrazione di aver subito una prova durissima com'è un processo per stupro, per essere umiliata e infangata di nuovo.
Gli stupratori possono essere anche italiani: sono, spessissimo, italiani.

1 commento:

  1. Non basta mai! Ripere, riscrivere, ricordare, rinnovare il disgusto... Lo stupro è la più eclatante dimostrazione della DEBOLEZZA del SESSO FORTE...
    Brava Falilulela, con incisività hai spalancato una finestra in più su questo ignobile dramma-

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