domenica 1 febbraio 2009

Raccont(inissimo)

Un pupo, Giovanni, a sinistra nell’onda del braccio, a destra Giuseppe.
Gemelli.
Entrò nella casa che aveva i suoi fiori, i suoi libri.
Cos’era quel rotolo strano intorno alla vita?
Quel fiotto che gocciola e spruzza dai seni impazziti?
La voce che ninna e che nanna.
Si guarda allo specchio, atterrita.
Chi è?
Chi è la mostruosa creatura che avanza ondeggiando e ninnando?
Non è più una donna, è un insetto?
No, è una mamma.

Ambiguità materna.

3 commenti:

  1. Agghiacciante ma ,per molti versi...vero. Io so, mi risulta che molte madri hanno avuto orrore della trasfigurazione che la maternità impone. E non solo per i nove mesi dell'attesa...
    Brava, sei una lama di bisturi!

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  2. complimenti! mi piace molto come scrivi, mi piacerevbbe avere un commento da parte tua sul mio blog, racconta una storia molto particolare che sto vivendo proprio in questi giorni

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  3. Grazie Pandora per il tuo commento. Sul tuo sito non riesco a postare un commento. Perché?

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