lunedì 29 giugno 2009

Legami

Mi alzo dolorante, ogni muscolo che sembra volersi muovere per conto suo quasi a riflettere l’anarchia delle mente, insofferente a regole e confini. Metto la moka sul fuoco, mi riempio la tazza di caffè e accendo il computer. E’ un’abitudine, ormai. Per me, che vivo sola e che, ogni tanto, rimpiango il balcanico disordine che si muoveva intorno ai miei tre figli, in quelle case piene di libri, giocattoli, urla e risate, in quella vita snervante al servizio di tutti, è un modo come un altro di tenere a bada la solitudine. Mentre aspetto, l’occhio mi cade sull’agenda dalla quale sporge l’angolo di un foglio. Sarà un appunto da ricordare? La memoria ogni tanto fa scivolar via qualcosa, come un colabrodo la pastina minuta.
Apro il foglio: disseminato di cuoricini rossi, reca scritto “Il me corazon batte per te”.
E’ di Martina, mia nipote.
E’ una goccia d’amore, ma basta a riconciliarmi con la vita.

Nessun commento:

Posta un commento