sabato 27 novembre 2010

Doppio binario (Racconto a puntate: puntata n°7)

Eh sì!, per la prima volta nella sua vita aveva provato a essere dall'altra parte della barricata, in quella zona d'ombra di cui le donne - quelle serie - non parlavano, se non con disprezzo e... rabbia. Rabbia per quelle squinziette, quelle rovinamatrimoni, quelle pantere che dava sollievo immaginare tutte curve e poco cervello, quelle donne che accendevano i loro stanchi partner di una vitalità nuova, inimmaginabile, stimolandone la fantasia erotica e la capacità, non meno fantasiosa, necessaria per organizzare una doppia vita, fatta di bugie a go-go, impegni di lavoro fasulli da inventare, doppio telefonino, maglioni di cachemire rosso rubino di cui giustificare l'insolita presenza nell'armadio, abitualmente immerso nella ripetitività tranquillizzante del grigio e del marrone /beige. Ora era lei quella presenza inquietante, erano i suoi quegli umori che rimanevano sulla pelle, tenaci e ineliminabili, quasi l'amore, quell'amore scatenato, avesse un profumo capace di resistere a qualsiasi doccia o bagnoschiuma... ora sarebbe stata lei, l'altra, quella che avrebbe annullato il tepore, la sicurezza delle abitudini, il fremito appena accennato di rasssicuranti amplessi coniugali.
Era stato esaltante essere l'oggetto della gelosia, non la vittima di quel sentimento doloroso, avvilente, acidulo e corrosivo come l'acido muriatico usato per scrostare il water; essere quella che scalzava, non quella che,  scalzata, veniva messa in disparte; essere la donna alla quale si regalava un profumo o un completino sexi o le autoreggenti, non la pentola a pressione o i guanti abbinati alla sciarpa.
Eh sì, il musicista aveva una moglie: molto impegnata, molto efficiente, bella, intelligente. Una donna che spesso era assente per motivi di lavoro, una donna che mai avrebbe pensato di poter essere tradita. Ma quale donna lo pensa?

(continua... )

Nessun commento:

Posta un commento