sabato 26 febbraio 2011

E finalmente pianse

E finalmente pianse
tutte le lacrime
ingoiate, 
dal vento raggelate,
da fasulli moscerini  
giustificate,
a volte
nella gabbia del rancore
rinserrate 



Lacrime soffocate
in notti solitarie
su cuscini freschi di bucato
a celar debolezze
mai mostrate


Lacrime di donna
come fiele
amare, 
come viaggiatori nel deserto
sperse


Esplose,
come urlo,
come bomba a orologeria.
Attentato al silenzio,
alla forza
che la debolezza richiede

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