domenica 9 agosto 2009

Romanzo a puntate I Dellapicca

Di nuovo quel suono cupo, pesante, un rintocco di campana a morto.
Soffoca: fluttua nell'acqua. La gonna le si allarga intorno facendola sembrare una medusa. Paura? No! Dov'è il Moro? Si nasconde? E' inutile gridare anche se ora ha freddo. Mostruose creature marine, ghignanti, verdi di pelle e occhi l'afferrano. Mio Dio, una è Angela, l'altra... la sorella? Ridono, ridono, risate che sembravano singhiozzi nell'acqua che riempie le loro bocche spalancate. Non riesce ad afferrarle. Le sfuggono...
"Aggrappatevi alla gonna".
"Calmati! E' tutto finito, stai tranquilla"
Perché ridono? La stanno trascinando verso il fondo, l'acqua è sempre più scura.
Non le vede più, ma le sente ridere.
"Fate silenzio! Fate silenzio!"
Il mare è rosso, ora è un mare di sangue che le entra in bocca, la soffoca, dolce, nauseabondo...Le bambine colano a picco, lei tenta di trattenerle, ma le sfuggono dalle mani e scendono, scendono là dove l'acqua si fa scura e densa, mentre lei risale, liberata da quelle mani aggrappate alla sua gonna, sale verso la luce e...
"Svegliati Maria..."
"Svegliati!"
Qualcuno la scuoteva, obbligandola ad aprire gli occhi... Sigismondo? Sembrava verde anche lui, mentre la guardava con un'espressione strana, come stesse soffocando: lui... come se gli mancasse l'aria.
"Ma cosa hai fatto?"
Cosa aveva fatto? Era annegata, aveva rischiato di annegare.
Balbettò.
"Sono scivolata. Sui sassi"
"Hai perso il bambino. Lo sapevi di aspettare un bambino?"
"Sì!"
Finalmente riusciva a parlare, tentando di giustificarsi, mormorò "... Bagnarmi la fronte, forse sono svenuta".
Sigismondo la guardò dubbioso.
"Se non ci fosse stato quel pescatore...Ti ha sentita gridare".
"Angela dov'è? E' annegata anche lei?"
"Ma cosa dici? Riposa, riposa" le sussurrò Sigismondo, provando nel sentire che nominava l'altra figlia un lungo brivido e in gola il sapore aspro del rimorso.
Prima di ripiombare nel sonno sentì un parlottio. Riconobbe la voce di Teresina. Si calmò.
Un cucchiaio le stava scivolando in bocca: sputò. Non voleva essere disturbata. Il suo corpo le rimandava ondate di dolore e brividi di febbre, mentre cedeva a un sonno agitato che si popolava nuovamente di incubi. (continua...)

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