venerdì 2 marzo 2012

Un'altra donna nasceva e la strada in salita cominciava...

Oggi lo si sa
ieri era un 'Chissà?'
'E' una bambina?'
si chiedeva
Il medico
'Sì, sì... '
ti rispondeva
...
Un'altra donna  nasceva
e la strada in salita cominciava

Lei cresceva
con le bambole e i rossetti, 
lui  giocava alla guerra coi moschetti

Lei cercava l'amore, quello vero, 
quello di lui era sogno,
mis(t)ero,
una chimera, 
a volte, 
perfino un uomo nero,
che lei sondava sui suoi tacchi a spillo, 
che lui provava anche con le squillo.

Poi lui la ingravidava un po' distratto
- è cosa che succede con quell'atto -
di nuovo si chiedeva
"E' una bambina?"
Il medico sì o no ti rispondeva

Nell'ospedale dalle mura bianche
allattavi e tremavi
Eri una madre
e già intuivi,
in mezzo  tanta gioia,
la paura,
l'angoscia,
la fatica,
la strada
che ancor più s'inerpicava,
più stretta diventava
e
...
solitaria.

Tante torte
e tante candeline.
tanti panni lavati, 
alcuni stinti,
tanti risotti,
arrosti 
e anche biscotti
tanti sogni riposti nel cassetto,
tanti buttati
ormai si erano rotti

Il primo amore lo perdi per strada
il secondo non riesce a starti dietro
o non ne ha voglia.
Le prime delusioni,
i primi affanni 
gli errori,
le battaglie
i disinganni

Alla fine ti abitui alla salita
e pensi che la vetta sia vicina,
hai camminato tanto,
le nuvole le puoi quasi toccare
son panna,
piuma,
latte da ingoiare

Quando arrivata in cima 
trovi una croce
all'ombra chiara di una stella alpina 
capisci che hai seguito un' illusione,
come un bambino segue un aquilone.


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