mercoledì 12 dicembre 2012

Tentando un bilancio...

E' difficile sfuggire alla tentazione di redigere il solito bilancio di fine anno, prima di archiviare, tra i ricordi, anche questo 2012. Nel Paese un doppio governo: quello tecnico impegnato a salvarci dal "baratro" e quello politico/istituzionale, responsabile del baratro, impegnato a salvarsi dalle indagini della Magistratura e dalla furia popolare. 

In corso d'opera il governo tecnico si è rivelato profondamente politico, facendo scelte che hanno penalizzato la classe media, messo il bavaglio ai lavoratori e tutelato i "ricchi". Lo hanno fatto però con grande... garbo, rendendo di nuovo presentabile il Paese nei consessi internazionali.  I politici, quelli veri (?), dietro un accordo di facciata finalizzato a puntellare il governo tecnico, hanno continuato a sbranarsi, rubare, dividersi ecc. dando di sé ben misero spettacolo. 

I cittadini, pur di prendere le distanze da una classe politica ormai sinceramente ripugnante  e non più credibile, oltre ad  allontanarsi dalla politica (scelta evidenziata dal livello raggiunto dall'astensionismo quando si è votato) sono arrivati al punto di  prendere sul serio (ma ci credono davvero?) un comico come Grillo che ha saputo, a suon di sberleffi e parolacce, dare la stura alla loro rabbia. Ora, primo regalo sotto l'albero di questo Natale da ricordare, è tornato in pista il "grande ammaliatore", quel Berlusconi Silvio che tanto danno ha creato al Paese. Sarà ancora pericoloso o  soltanto patetico?

Non snocciolo i numeri della crisi che, greve come una cappa di nebbia sulla Padania, rinserra il Paese in un abbraccio mortale. Fino a quando durerà? L'incertezza, unica certezza,  regna sovrana...

Mi gravano, e mi graveranno, sull'anima certi sguardi che lo schermo televisivo ha rubato di soppiatto alle gente: la disperazione di chi ha perso il lavoro, la paura negli occhi dei terremotati, il dolore infinito delle madri che hanno perso le figlie, vittime di femminicidio...


A livello personale, con la malattia che mi porto in spalla, archivio un anno di vita: dura, difficile, con vuoti pesantissimi, paure, ansie, incertezze... ma anche emozioni, speranze, qualche battaglia vinta, nuove conoscenze, il calore e la complicità dell'amicizia. 

Insomma un altro anno di Vita.

2 commenti:

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  2. "Intensità va con semplicità" (è un verso di Walter Cremonte). Il bilancio che tracci tra pubblico e privato è una lettura che aiuta tutti noi a riflettere e a tenere i conti in ordine.

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