Odio del dolore
la voce
potentemente muta,
l'arroganza di sentirsi perfetto
e, tra tutti i sentimenti,
l'eletto.
Odio la sua resa alla vita
la sua debolezza.
Odio il pietismo viscido
che tradisce lo sguardo
di chi mai è riuscito a tagliare un traguardo.
Odio che mi imprigioni,
mi soffochi,
mi domi.
Odio i suoi passi lenti,
quell'andare pacato
i suoi tempi lunghi
che la mia vita hanno divorato.
Odio il suo retrogustogusto
amaro come il fiele
di un ultimo caffé,
di un ultimo caffé,
nero come i tuoi occhi
nei quali già danzava
il suo sorriso di miele.
Odio la sua cadenza
le sue contraddizioni
quel modo di spezzarti,
schiantarti
e devastarti
per farti poi scoprire,
quasi fosse un suo vezzo,
che la vita la ami
anche quando è ben dura,
anche in questo momento,
anche ora,
anche adesso.
schiantarti
e devastarti
per farti poi scoprire,
quasi fosse un suo vezzo,
che la vita la ami
anche quando è ben dura,
anche in questo momento,
anche ora,
anche adesso.
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